Aumento dei livelli di acido urico nel sangue. L’iperuricemia è imputabile a un’alterazione spesso ereditaria del metabolismo delle basi puriniche (sostanze azotate che entrano nella composizione dei nucleotidi, elementi costitutivi del DNA) o a un regime alimentare troppo ricco di purine, da cui deriva l’acido urico (animelle di vitello, fegato, rognoni, cervella, acciughe, sardine, aringhe). Determina la formazione, nelle articolazioni, nei reni e nel tessuto sottocutaneo, di depositi di urati (sali dell’acido urico), responsabili di calcolosi renale e gotta. Il trattamento si basa da una parte su un regime alimentare privo di purine, dall’altra sull’assunzione di farmaci ipouricemizzanti.