Affezione cutanea assai frequente, caratterizzata da arrossamenti e desquamazione, in prevalenza sul volto; viene detta anche dermite seborroica o pitirosporosi.
Cause
L’insorgenza della dermatite seborroica può essere dovuta a un concorso di fattori esterni (inquinamento atmosferico, fattori climatici) o interni (stress, infezione provocata da Pityrosporon).
Sintomi e segni
La dermatite seborroica si manifesta con piccole chiazze o grandi placche arrossate simmetriche, ricoperte da scaglie unte e giallastre. In genere il prurito è moderato. Le lesioni predominano nelle zone in cui la secrezione sebacea è abbondante, in particolare cuoio capelluto, pinne nasali, solco nasolabiale e sopracciglia.
Nel lattante la malattia è frequente nei primi 4 mesi di vita. Può limitarsi a qualche piccola scaglia sul cuoio capelluto (la cosiddetta crosta lattea) oppure estendersi a tutto il corpo, in particolare alle natiche, configurando il quadro dell’eritrodermia di Leiner-Moussous. Nell’adulto la dermatite colpisce il cuoio capelluto e può estendersi al volto e alla regione dello sterno.
Evoluzione e trattamento
Nel lattante la crosta lattea richiede solo l’utilizzo di saponi delicati e l’applicazione di olio di mandorle dolci. L’eritrodermia di Leiner-Moussous si combatte con bagni antisettici e pomate emollienti. In genere queste dermatiti regrediscono spontaneamente. Nell’adulto la dermatite seborroica è cronica. Il trattamento si basa sulla pulizia delicata delle zone affette e sull’applicazione di prodotti topici, antimicotici (chetoconazolo) o blandi dermocorticosteroidi.