Stato di debolezza generale caratterizzato da una diminuzione del potere funzionale dell’organismo, che non fa seguito a un lavoro o a sforzi, e non scompare a riposo. L’astenia differisce dall’affaticamento, fenomeno naturale, e dall’adinamia, fenomeno neuromuscolare. È più opportuno utilizzare l’espressione stati astenici anziché astenia generale, poiché ogni condizione di astenia ha una causa propria (somatica, psichica o reattiva).
L’astenia somatica può avere una causa infettiva (mononucleosi infettiva, epatite virale, tubercolosi), cardiovascolare (ipertensione arteriosa, disturbi vascolari cerebrali), respiratoria (insufficienza respiratoria), ematologica (anemia, leucemia, linfoma), cancerologica, neuromuscolare (miastenia, sclerosi a placche, morbo di Parkinson, miopatia), metabolica (diabete, ipoglicemia, iperlipidemia, disturbi del metabolismo del potassio), endocrina (ipertiroidismo o ipotiroidismo, ipercorticalismo o ipocorticalismo) o tossica (assorbimento di alcol o di ossido di carbonio).
L’astenia psichica (provocata da disturbi depressivi e stati d’ansia) rappresenta il 50% degli stati astenici, che si manifestano più spesso al mattino, sin dal risveglio. L’astenia reattiva, infine, è un disturbo dell’adattamento a situazioni di stress socioprofessionale.