Farmaco che determina la diminuzione o soppressione della sensibilità generale o locale interrompendo la conduzione nervosa.
Anestetici generali Ad azione rapida, provocano narcosi (sonno profondo). Sono impiegati nell’anestesia generale e vengono somministrati per via endovenosa o per inalazione.
Anestetici per via endovenosa I barbiturici (metoesitale, tiopentale) sono gli anestetici generali più utilizzati. La loro somministrazione è indicata per indurre l’anestesia, quindi va ripetuta ogni 30 minuti. Possono comportare disturbi respiratori (arresto respiratorio, spasmo bronchiale o laringeo) o cardiaci. Altri prodotti utilizzati sono il flunitrazepam, la ketamina, il midazolam e il propanidide.
Anestetici per inalazione I prodotti volatili anestetici (alotano, isoflurano, metossiflurano, enflurano, protossido di azoto) sono miscelati con aria od ossigeno e somministrati mediante una maschera o per intubazione.
I maggiori rischi che possono derivare dal loro uso sono ipossia (insufficienza di ossigeno nell’organismo) con il protossido di azoto ed epatite con gli altri prodotti.
Anestetici locali Si distinguono in anestetici di superficie e soluzioni iniettabili: nel primo caso la lidocaina è applicata localmente (sotto forma di polvere, gel e così via) sulla pelle e sulle mucose in caso di esami o cure dolorose, per esempio in odontoiatria.Ancora la lidocaina, e inoltre la procaina e la bupivacaina vengono anche iniettate localmente, per via sottocutanea, allo scopo di ottenere un’anestesia regionale. Il prodotto può essere anche iniettato nella zona che circonda un tronco nervoso o un plesso (filetti nervosi); in caso di anestesia peridurale è inoculato attorno alle meningi del midollo spinale, mentre nella rachianestesia all’interno avviene delle meningi.