Verruca -Terapia
Esistono vari tipi di trattamento per le verruche.
Terapia sistemica Prevede la somministrazione di antivirali, retinoidi, cimetidina, interferone.
Terapia locale Si avvale di prodotti cheratinolitici a base di acido salicilico o lattico, bleomicina intralesionale, crioterapia, diatermoelettrocoagulazione, laser.
Terapia topica Si basa sull’applicazione di sostanze chimiche sulle verruche per eliminarle. Le molecole più importanti sono l’acido salicilico e l’acido lattico, in soluzione, in pomate o incorporate in un piccolo dischetto idrogel a rilascio controllato. Il trattamento deve essere effettuato ogni sera. Queste sostanze hanno la capacità di distruggere la verruca e per certi versi aggiornano il trattamento “classico”, quando la tradizione popolare consigliava medicamenti a base di latte di fico o di schiuma della lumaca, entrambe sostanze acide, che venivano applicate sulla verruca.
Questo tipo di intervento può essere tranquillamente fatto a casa e vale soprattutto per le verruche volgari, plantari e, nelle fasi iniziali della cura, per le verruche plantari più grosse.
Le verruche plantari semplici possono essere efficacemente trattate con curettage chirurgico in anestesia locale.
Altro modo di distruggere le verruche è tramite bruciatura, che può essere effettuata in due modi.
- L’elettrocoagulazione è il metodo più antico e sfrutta le proprietà della corrente ad alta frequenza. Il problema è che tale bruciatura a caldo, provocando la necrosi dei tessuti, può creare una cicatrice. Il suo utilizzo è quindi indicato per verruche molto superficiali.
- La crioterapia impiega l’azoto liquido, in bombole o in spray o attraverso una sonda; è una terapia del freddo che può arrivare fino a -150 °C. Il vantaggio della crioterapia è che si esegue facilmente, non lascia cicatrici perché non distrugge i tessuti sani e non richiede l’anestesia; il bruciore viene percepito soltanto all’atto dello scongelamento della verruca, ma dura molto poco.
L’intervento si basa sul concetto che il freddo provoca la morte delle cellule, che contengono il virus. Occorrono spesso numerose applicazioni. Tra l’altro, è bene non ricorrere alla crioterapia d’estate per vaste zone esterne, in quanto la pelle può restare macchiata.
Un ultimo strumento a disposizione è il laser (soprattutto il laser CO2), che può sostituire l’elettrocoagulazione; per le verruche del viso, però, bisogna stare molto attenti e rivolgersi a persone esperte, perché queste tecniche possono lasciare segni e macchie antiestetiche. Esistono verruche estremamente difficili da curare sia per la sede (per esempio quelle che crescono attorno alle unghie) sia perché colpiscono persone con scarse difese immunitarie. Fortunatamente per questi casi oggi esiste una nuova possibilità terapeutica, che sfrutta un laser nato originariamente per curare gli angiomi, il dye laser: si tratta di uno strumento dotato di un raggio luminoso capace di penetrare nella verruca e di arrivare a coagulare i capillari che la nutrono. La lesione viene quindi eliminata in quanto il laser, distruggendone i vasi sanguigni, la fa essiccare progressivamente. Occorrono alcune sedute per guarire, ma in caso di successo si evitano cicatrici deturpanti.
La terapia delle verruche costituisce ancora oggi un problema: nessun trattamento infatti garantisce la guarigione, i risultati che si ottengono non sono costanti e molto spesso non sono definitivi, in quanto le recidive sono frequenti con tutti i tipi di trattamento.
[S.M., T.L.]
Cerca in Medicina A-Z