Vegetazione
Escrescenza patologica, più o meno importante, localizzata sulla cute, su una mucosa o in un organo.
Tipi di vegetazione
Vegetazioni adenoidee Comunemente dette adenoidi, corrispondono a un’ipertrofia cronica delle tonsille faringee, situate in alto sulla parete posteriore del rinofaringe, posteriormente alle fosse nasali. L’esame endoscopico permette di confermare la diagnosi e rilevare la presenza di un’eventuale infiammazione. Queste vegetazioni, che si osservano soprattutto nel bambino, sono spesso responsabili di rinofaringiti, otiti sierose e otiti medie acute. Se si ripresentano nonostante un trattamento medico adeguato, l’ablazione chirurgica è l’unica soluzione definitiva.
Vegetazioni cutanee Possono apparire in diverse sedi del corpo. Queste lesioni, rare ai nostri giorni, sono di origine tossica (tossidermia) o infettiva (piodermite vegetante, tubercolosi), più raramente micotica.
Vegetazioni valvolari Compaiono nel corso di endocarditi infettive (infezioni dell’endocardio, la parete interna del cuore, da parte di batteri). Di volume variabile, possono compromettere il funzionamento delle valvole cardiache provocando un’ostruzione, oppure frantumarsi, determinando un’embolia o altri focolai infettivi vascolari. La diagnosi delle vegetazioni valvolari si basa sull’ecografia cardiaca. Il trattamento consiste nella somministrazione di antibiotici per via endovenosa, in genere per almeno 1 mese, in ambito ospedaliero. Nel caso in cui queste vegetazioni siano all’origine di lesioni valvolari importanti (perforazione dei foglietti) che rischiano di causare un’insufficienza cardiaca acuta, può essere necessario sostituire d’urgenza le valvole con una protesi.
Vegetazioni veneree o condilomi genitali Comunemente chiamate creste di gallo, sono localizzate sugli organi genitali o intorno all’ano. Di origine virale e contagiosa, si trasmettono per semplice contatto durante i rapporti sessuali.
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