Sindrome delTunnel carpale -Terapia
La grande varietà delle manifestazioni cliniche e il grado di gravità di sintomi e segni possono richiedere trattamenti diversi.
Nelle forme iniziali, con sintomatologia modesta e di recente insorgenza, possono risultare efficaci le terapie mediche (antinfiammatori), cicli di fisioterapia strumentale (ultrasuoni), infiltrazioni con cortisonici (tecnica non scevra da possibili complicanze), utilizzo notturno di un tutore di polso, con risultati alle volte soddisfacenti, in particolare se associati a un almeno temporaneo allontanamento da attività che possano determinare o aggravare la sindrome. Se i disturbi sono più importanti e datati, e soprattutto se accompagnati da un esame EMG positivo per danno medio o grave, l’intervento chirurgico di sezione del legamento trasverso, con decompressione completa del canale carpale e liberazione del nervo mediano, rappresenta il trattamento di scelta e il più affidabile nel tempo. L’intervento può essere condotto a cielo aperto, con una piccola incisione, o in endoscopia. La prima tecnica è la più comune e la meno rischiosa, e permette il ritorno all’attività lavorativa tra i 15 e i 30 giorni; l’anestesia può essere locale o estesa a bloccare il plesso ascellare.
I risultati sono spesso brillanti, con il paziente che già la notte successiva all’intervento non lamenta più le fastidiose parestesie, ma occorre ricordare che maggiore è la gravità del danno subito dal nervo e più frequentemente possono residuare residui disturbi sensitivi, mentre la persistenza dei segni e sintomi preoperatori vuole significare la possibile incompleta sezione del legamento trasverso e la necessità di una revisione chirurgica. [R.M.]
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