Trombofilia
È la tendenza ereditaria e/o acquisita a sviluppare tromboembolismo venoso.
L’attenzione che viene negli ultimi anni rivolta a tale condizione è legata sia al tentativo di svelare precocemente alcune anomalie della coagulazione in senso pro-trombotico, presenti geneticamente e che possono rivelarsi in presenza di situazioni o abitudini di vita favorenti oppure in seguito all’assunzione di farmaci (trombofilia ereditaria) sia all’evidenza che molte condizioni intercorrenti (obesità, fumo, trattamenti ormonali, neoplasie) possono favorire uno stato di maggior coagulabilità del sangue (trombofilia acquisita o di altri fattori elencati nella tabella a fianco).
Esempio classico di valutazione nella donna dello stato trombofilico è la prescrizione di esami di laboratorio in occasione di un trattamento con estroprogestinici (EP): in tale evenienza si procede allora ad accertare lo stato di alcuni elementi rilevanti per il loro ruolo nella cascata coagulativa quali la proteina S (PS), la proteina C (PC) e la aPCR resistenza alla proteina C attivata).
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