Test allergici
Test per l’individuazione di allergie cutanee o respiratorie, detto anche test di reazione cutanea e patch test. I test cutanei vengono eseguiti in caso di dermatite da contatto, dovuta appunto al contatto di un allergene (sostanza responsabile di un’allergia) con la pelle. Applicando determinate sostanze sulla pelle e osservando se alcune determinano la comparsa di una reazione locale di piccola entità, si perviene all’individuazione degli allergeni responsabili della reazione. La tecnica richiede l’impiego di batterie standard di allergeni ed eventualmente di sostanze connesse alla professione del soggetto (parrucchiere, operaio edile che lavora il cemento ecc.). Il medico dermatologo o allergologo può testare in una seduta sino a 50 prodotti, ciascuno contenente un potenziale allergene, depositando sulla cute della schiena o del braccio del paziente alcune gocce e ricoprendole poi con un cerotto ipoallergenico.
La verifica viene eseguita 48-72 ore più tardi: il test risulta positivo per una determinata sostanza se, al suo contatto, la pelle assume un aspetto particolare (arrossamento, prurito, bolle). Tuttavia, il test può risultare falsamente positivo in conseguenza di un’allergia crociata, in cui a provocare i sintomi non è l’allergene, ma una sostanza dalla struttura chimica simile. Al contrario, il test può risultare falsamente negativo se la concentrazione in allergene del prodotto è insufficiente o se il test viene eseguito a meno di 1 settimana dall’interruzione di un trattamento con antistaminici o corticosteroidi. Se il valore dei test cutanei è indiscutibile, anche solo per la loro semplicità, la loro interpretazione è talvolta delicata e richiede la massima attenzione anche per i segni clinici collaterali, le abitudini di vita del paziente ecc.
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