Stipsi -Terapia
Una stipsi acuta, non pre-esistente e di recente insorgenza, per la quale il medico escluda malattie concomitanti che possano esserne all’origine, è spesso un fatto momentaneo che tende a risolversi spontaneamente con la scomparsa della causa scatenante e con l’uso sporadico di un prodotto che favorisca l’evacuazione (lassativo).
La terapia della stipsi cronica ha lo scopo di regolarizzare le evacuazioni e di alleviare i disturbi eventualmente presenti, come lo sforzo eccessivo, il gonfiore addominale e la sensazione di incompleto svuotamento rettale.
Il primo e fondamentale trattamento consiste in un aumento dell’apporto di acqua da bere (che deve aggirarsi intorno ai 2-3 l al giorno); può essere utile in genere anche un aumento dell’attività fisica ma è fondamentale aumentare le fibre alimentari, sempre ricordando però che un aumento delle fibre non accompagnato da un’adeguata assunzione di liquidi può anche peggiorare la situazione! È spesso utile integrare le fibre della dieta (pane integrale, legumi, frutta e verdura) con integratori di fibre solubili (disponibili come preparati farmaceutici) ed eventualmente di probiotici (comunemente definiti fermenti lattici). È sconsigliata invece, se possibile, l’assunzione in modo regolare di lassativi irritanti o stimolanti (per esempio a base di bisacodile o contenenti la senna), che possono risultare parzialmente lesivi.
In caso di rallentamento del transito documentato con gli esami diagnostici prima illustrati, è possibile utilizzare anche farmaci che stimolano la motilità colica (per esempio il tegaserod, che però non è disponibile in Italia ed è stato temporaneamente ritirato dal commercio per approfondirne il profilo di sicurezza di assunzione).
Qualora invece il problema consista più in un’alterazione della defecazione, si rivelano spesso utili apposite stimolazioni ed esercizi (il cosiddetto biofeedback), che consentono di ripristinare una regolare funzione del pavimento pelvico e dello sfintere anale. Nei (fortunatamente rarissimi) casi di stipsi molto ostinata, che non sia risolvibile con le terapie sopra esposte e risulti correlata a importanti alterazioni della motilità colica e della defecazione, può essere preso in considerazione un intervento chirurgico di resezione del colon. [E.G.]
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