Sinusite -Diagnosi
La diagnosi di sinusite è fatta dal medico anche senza particolari accertamenti. Sono infatti sufficienti l’ispezione e il riscontro di gonfiori facciali, particolarmente intorno agli occhi (sede periorbitaria), la palpazione e la percussione dei seni paranasali; la transilluminazione dei seni frontale e mascellare può essere eseguita, ma risulta poco significativa. La visione dell’interno delle narici tramite un apposito strumento (rinoscopia anteriore) permette la visualizzazione della tumefazione delle mucose, delle secrezioni muco-purulente, di eventuali alterazioni del setto nasale.
Con l’endoscopia nasale il coinvolgimento sinusale e altre patologie locali possono essere determinati con un alto grado di sicurezza; tale esame dovrebbe essere eseguito prima e dopo la decongestione nasale.
Se il medico ha bisogno di confermare il suo sospetto diagnostico di sinusite, può decidere di fare eseguire esami radiologici. La radiografia tradizionale è utile solo nella valutazione di una sinusite acuta, ma spesso è falsamente normale.
La TC dei seni paranasali rappresenta l’accertamento ottimale ed è fondamentale per la diagnosi di sinusiti croniche dell’adulto e di sinusite nel bambino, inoltre quando l’endoscopia nasale non è significativa e persistono sintomi gravi o quando il paziente è candidato a un intervento chirurgico.
La RMN è più sensibile della TC nell’evidenziare una sinusite micotica allergica o una sinusite micotica invasiva, dimostrando l’infiammazione del nervo ottico o dell’orbita, oppure una precoce formazione di un ascesso intracerebrale; consente altresì di delineare con precisione le aree di mucosa allergica con alterazione polipoide ipertrofica, così da consentire una completa rimozione chirurgica.
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