Riproduzione asessuata -Clonazione umana
La clonazione umana, che sia a scopo riproduttivo o terapeutico, è indubbiamente la forma di clonazione che suscita maggior dibattito sia in ambito scientifico sia in ambito etico e attraverso i mezzi di comunicazione. Una dettagliata trattazione dei complessi aspetti etici della clonazione umana a scopo riproduttivo esula dagli scopi di questa trattazione; ci si limiterà pertanto ad alcune considerazioni di tipo scientifico.
La clonazione animale rappresenta, come già precedentemente illustrato, una metodica altamente inefficiente, e la comprensione dei meccanismi che portano alla formazione di un organismo vitale e sano a partire da una cellula uovo in cui sia stato trasferito il nucleo di una cellula somatica è ancora incompleta. Oltre al dato che la maggior parte dei tentativi di clonazione nei mammiferi esita attualmente in fallimento, circa il 30% dei cloni nati vivi soffrono di condizioni patologiche delle quali la più comune è la “large offspring syndrome”, caratterizzata da una eccessiva dimensione della prole e diversi cloni animali sono deceduti prematuramente in seguito ad infezioni ed altre complicanze. Per questi motivi è opinione diffusa che allo stato attuale delle conoscenze non esistano i presupposti per intraprendere responsabilmente un tentativo di clonazione umana. Ciononostante, nel corso degli ultimi anni è stata annunciata in diverse occasioni la nascita di un essere umano clonato, anche se tali annunci sono stati successivamente smentiti o ritrattati.
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