Pterigio
Ispessimento vascolarizzato della congiuntiva, di forma triangolare, che si estende sulla cornea a partire dall’angolo interno dell’occhio.
Lo pterigio, favorito dall’esposizione prolungata alla luce del sole, al vento e alle intemperie, è particolarmente diffuso nei Paesi tropicali. L’evoluzione avviene per accessi più o meno ravvicinati; sino a quando la lesione resta sul bordo della cornea la visione non risulta alterata, mentre se invade la cornea determina astigmatismo, e se giunge troppo vicino all’asse visivo può causare una diminuzione dell’acuità visiva. L’evoluzione può essere prevista in base all’entità della dilatazione dei vasi.
Trattamento
Se lo pterigio invade la cornea, è possibile eseguirne l’ablazione chirurgica in anestesia locale. Sono disponibili diverse tecniche: ablazione semplice con sutura dei bordi della congiuntiva, con impianto di mucosa proveniente dalla congiuntiva o dalla bocca, con impianto di cornea.
L’intervento può richiedere un ricovero ospedaliero di alcuni giorni. Dopo l’intervento occorre instillare regolarmente nell’occhio operato per 1-3 mesi un collirio antinfiammatorio, che consente di limitare la vascolarizzazione della congiuntiva. Lo pterigio però ricompare nel 30-50% dei casi dopo un periodo compreso tra un mese e diversi anni. Un secondo intervento può essere affrontato ad almeno 6 mesi di distanza dal primo.
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