Mononucleosi infettiva -Cosa accade dopo l’infezione
Dopo l’ingresso nell’organismo a livello del cavo orale e del faringe, il virus si moltiplica infettando i linfociti B nelle aree linfatiche orofaringee (per esempio le tonsille), quindi viene disseminato nell’organismo dai linfociti infettati; l’incubazione è di 4-8 settimane. L’infezione scatena una risposta anticorpale diretta contro il virus stesso e la produzione di anticorpi detti eterofili (che reagiscono contro globuli rossi di pecora e di cavallo) che vengono utilizzati nei test diagnostici. Le cellule B infettate talora producono anche anticorpi contro strutture proprie dell’ospite, responsabili di alcune manifestazioni o complicazioni della malattia. In circa il 10% dei pazienti gli anticorpi eterofili non vengono prodotti, e ciò fa sì che il test detto monotest o la reazione di Paul-Bunnell-Davidsohn risultino negativi. La risposta immunitaria, che consente di controllare l’infezione, non permette tuttavia di eliminare il virus: questo rimane latente per tutta la vita, con periodiche riattivazioni e saltuaria eliminazione nelle secrezioni orofaringee.
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