Lesioni delMENISCO -Terapia
In base a quanto detto circa l’importanza dei menischi, è evidente la necessità di porre in atto tutte le procedure volte a conservare il più possibile il tessuto meniscale. La tecnica artroscopica associa la certezza della diagnosi (consente infatti di verificare direttamente la condizione di tutto il menisco) alla possibilità di procedere al trattamento più selettivo della lesione, rimuovendo cioè solo la parte danneggiata e quindi non più idonea alla sua funzione, causa di infiammazione, dolore e anche di danno meccanico alla cartilagine femorale e tibiale corrispondente. In caso di lesione minima, non si procede ad alcun atto operatorio, mentre in alcuni casi di lesioni marginali (situate nella zona rossa), passibili di cicatrizzazioni in quanto la zona è vascolarizzata, si può tentare, in accordo con il paziente, una sutura del menisco, che garantisce risultati apprezzabili seppure percentualmente non brillanti. In ogni caso, e soprattutto nelle lesioni dubbie alla risonanza magnetica, l’approccio terapeutico deve essere inizialmente conservativo (non deve cioè prevedere un atto operatorio in prima istanza) e basato sull’impiego di farmaci antinfiammatori oltre che su una fisioterapia strumentale (ultrasuoni, laser, TENS) associata a un graduale recupero del tono muscolare, spesso carente.
In particolare, nel definire il piano terapeutico si devono considerare le patologie associate, spesso le vere responsabili del dolore: in questo senso tanto la condropatia quanto l’infiammazione della membrana sinoviale costituiscono problemi terapeutici alle volte di rilievo. La persistenza dei sintomi malgrado le terapie effettuate e l’opportunità di una diagnosi più corretta può indirizzare verso l’atto chirurgico, tenendo conto che l’artroscopia, pur nella sua relativa invasività, deve essere comunque finalizzata a un atto prevalentemente chirurgico.Diverso può essere l’approccio se chi ha la lesione meniscale è uno sportivo che esercita a livello agonistico o comunque di elevato impegno, in quanto la richiesta funzionale e il rapido ritorno all’attività richiede un atteggiamento nettamente più aggressivo e decisionista. In concreto la patologia meniscale isolata trova soluzioni molto soddisfacenti nella chirurgia artroscopica, mentre l’associazione ad altre patologie deve modificare l’approccio terapeutico, in particolare rendendo chiaramente edotto il paziente della giusta dimensione del problema e della possibilità di successo solo parziale in caso di scelta artroscopica. [R.M.]
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