Malattia deiLegionari
Grave pneumopatia acuta dovuta a un bacillo Gram-negativo, la Legionella pneumophila. La malattia dei legionari (o legionellosi) è stata osservata nel 1976 nei partecipanti a un congresso di reduci dell’American Legion, da cui il nome. La Legionella pneumophila sopravvive in acqua, soprattutto nelle acque di condensa dei condizionatori d’aria e in quelle della rete idrica urbana. L’infezione insorge in seguito all’inalazione di goccioline altamente contaminate dal batterio.
Sintomi e segni
Dopo un’incubazione che può durare dai 2 ai 10 giorni, la malattia si manifesta sotto forma di sindrome pseudoinfluenzale, caratterizzata da cefalea, dolori muscolari e addominali, diarrea, tosse secca, febbricola e sensazione di malessere generale. Nel giro di qualche giorno si verifica un rialzo febbrile e i dolori muscolari si intensificano. Subentra quindi una polmonite, che si manifesta con dolore toracico, difficoltà respiratoria e tosse con scarso espettorato. Questa fase dura circa una settimana, dopodiché la malattia può evolvere sia verso la guarigione, sia verso un aggravamento dei disturbi respiratori, rapido in assenza di trattamento.
Diagnosi e trattamento
La ricerca della Legionella pneumophila viene eseguita sull’espettorato o sul liquido raccolto grazie all’endoscopia bronchiale. Un’antibioticoterapia mirata e precoce, generalmente somministrata per via endovenosa, permette un’evoluzione favorevole e nella maggior parte dei casi porta a una rapida guarigione. Il trattamento deve essere però prolungato da 15 giorni sino a 3 settimane. Nelle forme gravi può rendersi necessaria la respirazione assistita.
Prognosi
Nei malati giovani non immunodepressi in genere la guarigione è completa.
Prevenzione
Le misure di prevenzione più efficaci sono generalmente la sorveglianza regolare e, al bisogno, la disinfezione degli impianti di condizionamento dell’aria e di distribuzione dell’acqua potabile.
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