Flutter atriale
Alterazione relativamente benigna del ritmo cardiaco a livello degli atri, che si contraggono in modo regolare e coordinato a una frequenza elevata (circa 300 volte al minuto).
Cause
Un flutter atriale può apparire in modo isolato, senza una causa particolare (viene allora definito idiopatico) ma più spesso è associato a numerose cardiopatie. È causato da un circuito ad anello dell’impulso nervoso cardiaco, responsabile di un movimento circolare rapido degli impulsi elettrici cardiaci. Il nodo atrioventricolare, che garantisce la trasmissione degli impulsi elettrici dagli atri ai ventricoli, non conduce più ogni battito, esercitando così un ruolo di filtro e di protezione dei ventricoli rispetto a una cadenza atriale troppo veloce.
In tal modo, la risposta ventricolare avviene solamente ogni due, tre o anche quattro contrazioni atriali. Si parla allora, rispettivamente, di flutter atriale 2:1, 3:1 o 4:1.
Sintomi e segni
Talvolta asintomatico, il flutter atriale si manifesta spesso con una sensazione di palpitazioni. La velocità del ritmo ventricolare (150 contrazioni al minuto per un flutter atriale 2:1) può peggiorare un’insufficienza cardiaca grave o un’angina pectoris.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi si basa sull’elettrocardiografia. La riduzione del flutter atriale è a volte spontanea, ma di solito è necessario ricorrere alla cardioversione, per ristabilire un ritmo sinusale normale, o a una stimolazione elettrica temporanea degli atri. La maggior parte dei flutter atriali può essere curata. La prevenzione della recidiva dell’aritmia si basa spesso su farmaci antiaritmici.
Prognosi
Dipende dalla cardiopatia soggiacente, ma di solito è favorevole.
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