Fetoscopia
Esame che consente di osservare il feto nell’utero materno attraverso un fibroscopio (tubicino munito di un sistema ottico). La fetoscopia, che può essere praticata dalla diciannovesima settimana sino al termine della gravidanza, consente la diagnosi prenatale di diverse anomalie fetali sia tramite esame diretto, sia tramite i test di laboratorio eseguiti su un campione di pelle prelevato dal feto (biopsia cutanea).
I progressi dell’ecografia ne hanno ridotto l’impiego.
Indicazioni
La principale indicazione per la fetoscopia è la ricerca di anomalie ereditarie delle estremità o della pelle, quando siano presenti altri casi in famiglia. Inoltre, la fetoscopia consente di eseguire prima del parto alcuni interventi di chirurgia fetale, disciplina attualmente in via di sviluppo.
Tecnica
Il fibroscopio viene introdotto nel sacco amniotico attraverso una piccola incisione addominale. L’esame, eseguito in anestesia locale, dura dai 10 ai 20 minuti e comporta un debole rischio di aborto spontaneo, dovuto alla possibile rottura delle membrane.
Cerca in Medicina A-Z