Embolia cerebrale
Ostruzione acuta di una delle arterie che irrorano l’encefalo.
È causata da un’affezione cardiaca o arteriosa. Può trattarsi per esempio della formazione di un coagulo nel cuore in seguito a una valvulopatia, a infarto del miocardio, a un’anomalia del ritmo (fibrillazione atriale) o all’inserimento di una protesi valvolare, cui fa seguito la migrazione verso il cervello di frammenti distaccatisi da tale coagulo. Altre cause possono essere la formazione di un coagulo a partire da un restringimento dell’arteria carotide o di una placca ateromatosa (deposito di colesterolo), o ancora la frammentazione e migrazione del materiale ateromatoso formatosi nella carotide. L’embolia cerebrale provoca un ictus di tipo ischemico, ossia dovuto a un minor afflusso di sangue in un territorio cerebrale. L’ictus può dar luogo a manifestazioni diverse quali paralisi, scomparsa della sensibilità, disturbi del linguaggio, turbe della coscienza.
Trattamento e prognosi
Se si è praticamente sicuri che si tratti di embolia cerebrale, si può proporre una terapia anticoagulante, alla quale però è connesso il rischio di emorragia. La prognosi, relativamente severa, dipende dalla localizzazione e dall’estensione del territorio colpito. Essa è comunque più positiva se il paziente, condotto molto rapidamente in un centro specializzato nel trattamento delle malattie vascolari, può essere sottoposto a trombolisi, una metodica delicata consistente nell’iniezione di sostanze in grado di distruggere il coagulo che ostruisce l’arteria.
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