Delirium tremens
Sindrome acuta e grave scatenata dall’astinenza improvvisa in un individuo affetto da alcolismo cronico.
In genere si manifesta in conseguenza di un’astinenza involontaria, per esempio quando il paziente è costretto a sospendere l’assunzione di alcol per una malattia o un ricovero ospedaliero. Il meccanismo, non ancora del tutto chiarito, dipende forse dal venir meno dell’effetto sedativo dell’alcol. Altri nomi del delirium tremens sono quelli di pazzia collettiva, pazzia trasmessa, pazzia imposta, pazzia indotta, psicosi di associazione, follia comune, follia imitativa, follia imposta, follia indotta, nevrosi di associazione, psicosi indotta.
Sintomi e segni
I principali segnali di questa condizione sono tremori generalizzati, sudorazione profusa, febbre, accelerazione del ritmo cardiaco, agitazione, confusione mentale, disidratazione (se si pizzica la pelle, si forma una plica che persiste in modo anormale), delirio con allucinazioni; possono inoltre insorgere convulsioni.
I sintomi si manifestano abitualmente a 24-36 ore di distanza dall’ultima assunzione di alcol, in una fase prodromica caratterizzata da tremori e agitazione senza delirio. Durante il delirium tremens vero e proprio il paziente corre gravi rischi: conseguenze di atti pericolosi (per esempio, defenestrazione), disidratazione che può condurre al collasso cardiovascolare e insorgenza di un’encefalopatia grave, detta di Gayet-Wernicke, da carenza di vitamina B1.
Trattamento
Il trattamento del delirium tremens si basa sulla reidratazione intensiva del paziente mediante perfusione endovenosa, sulla somministrazione di farmaci sedativi (ansiolitici) per iniezione e sulla sorveglianza in ambito ospedaliero. L’assunzione di vitamina B1 permette di scongiurare l’insorgenza di un’encefalopatia.
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