Corizza
Rinite acuta, che può essere di origine infettiva. La corizza, meglio nota come raffreddore, è una delle affezioni più diffuse. Tutta la popolazione ne è colpita ogni anno con frequenza variabile (in media da 6 a 10 episodi nel bambino, da 2 a 4 nell’adulto). È solitamente di origine virale e molto contagiosa per contatto.
Sintomi e segni
La corizza infettiva, di origine virale, esordisce con indolenzimento, stanchezza, pizzicore e bruciore al naso, seguiti da ostruzione nasale bilaterale, rinorrea acquosa e starnuti, spesso associati a tosse. L’esame delle fosse nasali rivela una mucosa infiammata e sensibile. Le complicanze sono frequenti soprattutto nei bambini, sotto forma di otite media acuta o di bronchite. La corizza spasmodica, caratterizzata da crisi di starnuti particolarmente numerosi, è di natura allergica (febbre da fieno). Si manifesta soprattutto in primavera, scatenata da una reazione allergica ai pollini. Le crisi di starnuti sono talvolta accompagnate da mal di testa, pizzicore agli occhi e alla laringe, ostruzione nasale.
Trattamento
La corizza infettiva evolve favorevolmente nella maggior parte dei casi, di solito in modo spontaneo. Non esiste una terapia di efficacia davvero provata. Il trattamento, puramente sintomatico, mira a risolvere l’ostruzione nasale e a ridurre la secrezione. L’inalazione di vapori caldi può bloccare la moltiplicazione virale. Nel bambino, le fosse nasali possono essere decongestionate mediante lavaggi con soluzioni fisiologiche.
Anche la corizza spasmodica sparisce spontaneamente quando il paziente viene allontanato dall’allergene. I sintomi possono essere trattati con la somministrazione di antistaminici o corticosteroidi, in quanto il fenomeno allergico in sé può venir meno con una desensibilizzazione.
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