Ciclosporina
Farmaco immunosoppressore (in grado di deprimere l’attività del sistema immunitario), utilizzato soprattutto in corso di trapianti d’organo. La ciclosporina (o ciclosporina A), estratta da un fungo norvegese, inibisce il sistema immunitario del soggetto, in particolare i linfociti T4, impedendo così il rigetto dell’organo (rene, cuore, polmone, fegato, pancreas) o del tessuto trapiantato (midollo osseo). Inoltre, è indicata o sperimentata nelle forme gravi e resistenti di alcune patologie: psoriasi, malattie reumatiche (poliartrite reumatoide), affezioni renali (sindrome nefrosica), diabete insulinodipendente. La ciclosporina viene somministrata nella maggior parte dei casi per via orale, talvolta endovenosa. Costituiscono controindicazioni l’allergia al prodotto e la gravidanza. Possono verificarsi interazioni con numerosi farmaci: antibiotici, antinfiammatori, contraccettivi, vaccini. La prescrizione, piuttosto delicata, può avvenire solo in ambito ospedaliero e richiede un controllo regolare delle concentrazioni ematiche. L’assunzione del farmaco deve rispettare orari ben precisi. Tra gli effetti indesiderati il principale è rappresentato dalla tossicità renale, ma si possono osservare anche ipertricosi, ipertensione arteriosa, infezioni, epatiti e tremore.
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