Asepsi
Assenza di germi microbici suscettibili di provocare un’infezione. Gli oggetti, gli esseri viventi e gli ambienti che rispondono a questa definizione sono detti asettici. Questo aggettivo è impiegato anche in altri contesti: nella descrizione di una malattia designa una lesione la cui origine non è riconducibile a un’infezione microbica (cancrena asettica) o che evolve in assenza di complicanze infettive (necrosi asettica di un fibroma dell’utero). Sulla Terra esistono pochissimi ambienti naturali totalmente asettici, per esempio le aree più fredde (poli) e più calde (vulcani in eruzione) o l’ambiente interno (sangue, tessuti, urina) degli animali in buona salute, il cui tubo digerente brulica invece di microbi. L’uovo e il feto sono asettici. In fisiologia, l’allevamento di piccoli animali da laboratorio in ambiente asettico ne consente l’utilizzo in vari esperimenti relativi alla ricerca batteriologica, immunologica e cancerologica. L’asepsi è rigorosamente rispettata durante gli interventi chirurgici e medici, compresa la piccola chirurgia (iniezioni, perfusioni, punture). Si utilizzano anche camere sterili (totalmente asettiche) per il trattamento di malati particolarmente debilitati, quali leucemici trattati con irradiazione totale, trapiantati o soggetti con difese immunitarie totalmente o arzialmente compromesse. In chirurgia, l’asepsi designa l’insieme dei metodi che preservano da contaminazioni microbiche tutto ciò che viene in contatto con la ferita operatoria. Si ottiene con la sterilizzazione della cute circostante il campo operatorio per mezzo di un antisettico, oltre che con la sterilizzazione degli strumenti, delle bende, dei guanti e dei camici di chirurghi e assistenti, e ancora disponendo attorno alla zona operatoria campi sterili con tessuti impermeabili monouso. Le pareti e il pavimento della sala operatoria vengono lavati ogni giorno; questi ambienti devono essere ben aerati. L’aria è decontaminata per mezzo di macchine che vaporizzano sostanze antisettiche. Per minimizzare i rischi di infezione alcune sale, dette asettiche, sono riservate agli interventi che comportano rischio di contagio da fluidi settici (come il pus).
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