Caverna
Cavità che si forma nei polmoni, più raramente nei reni o nel fegato, dopo l’eliminazione della sostanza caseosa (focolaio di necrosi tubercolare, di colore bianco e consistenza pastosa). Per effetto del trattamento antitubercolare questa cavità si retrae lasciando una cicatrice, ma in alcuni casi può permanere, esponendo il malato a complicanze di tipo evolutivo: emottisi (espettorazione di sangue) o aspergillosi (malattia infettiva causata da un fungo, l’Aspergillus, che si insedia nella cavità, creando un aspergilloma).
Caverne dei corpi cavernosi del pene Lacune vascolari deformabili, separate le une dalle altre da un trabecolato: costituiscono l’organo erettile del pene. L’endotelio che ricopre le cavità vascolari non è fenestrato.
Caverne dei corpi spongiosi Cavità vascolari deformabili, separate le une dalle altre da una trama fittissima di tessuto fibroso ricoperto, nella superficie rivolta verso la cavità vascolare, da un endotelio che è in collegamento con il sistema di drenaggio dei corpi spongiosi del pene.
I corpi spongiosi rappresentano il tessuto erettile che circonda l’uretra.
Cerca in Medicina A-Z