Cateterismo vescicale -Cateterismo a intermittenza
Molte situazioni provocano un’improvvisa impossibilità di svuotare la vescica (ritenzione acuta d’urina), che va trattata rapidamente. Si manifesta con la sensazione di dover urinare senza riuscirci, perdita d’urina (a gocce), dolore, gonfiore e tensione del basso addome (sopra il pube). In questi casi la cateterizzazione ha effetto immediato sul problema, ma non lo risolve, per cui il soggetto deve affidarsi alle cure mediche.
L’inconveniente di uno svuotamento troppo rapido dell’urina è il sanguinamento, talvolta con sudorazione, pallore e svenimento; per questo motivo si consiglia di svuotare lentamente la vescica (250 ml alla volta ogni 30 minuti), in modo da ridurre la probabilità di infezioni.
Il cateterismo a intermittenza viene effettuato nei pazienti con lesioni alla colonna vertebrale (mielolesi), gravi patologie al sistema nervoso (sclerosi multipla) o con la prostata molto ingrossata (ipertrofia prostatica). Questo tipo di cateterizzazione non richiede abilità particolari: basta lavarsi bene le mani e disporre di un catetere adatto.
Per evitare irritazioni da sfregamento sulla mucosa dell’uretra si usano cateteri in PVC (polivinilcloruro) con la parte esterna in PVP (polivinilpirrolidone) e sodio cloruro, sterili e confezionati singolarmente.
Quando le pareti di questi cateteri vengono lubrificate con acqua si forma un gel soffice che permette un inserimento che non provoca alcun dolore (detto, infatti, atraumatico).
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