Cateterismo vescicale -Cateteri vescicali
I cateteri rinvenibili in commercio sono diversi per materiale (lattice, silicone e così via), calibro, forma della punta, meccanismi di ancoraggio e numero di “vie” contenute al suo interno.
Il calibro viene indicato o con la sigla Ch (simbolo della scala di Charrière, la cui misura più piccola è 6 Ch, mentre quella più grande è 26 Ch) o con il colore della parte terminale del catetere: per esempio, il 10 Ch è nero, il 12 Ch è bianco, il 24 Ch è azzurro e così via. I cateteri possono essere semirigidi (tipo Nelaton) oppure morbidi, costruiti in lattice o in silicone (tipo Foley).
I primi, in materiale plastico (PVC), con punta arrotondata e fori posti vicino all’apice, si impiegano in genere per il cateterismo intermittente; i secondi sono forniti di un sistema che impedisce la fuoriuscita dalla vescica (palloncino che viene riempito di acqua) e sono adatti all’uso prolungato: due settimane per il lattice, un mese per il silicone, che risulta di gran lunga preferito per i cateterismi a permanenza poiché si incrosta meno e non va incontro a deterioramento. [M.R.]
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