Ascite
Eccesso di liquido tra le due membrane del peritoneo, che rivestono una l’interno della parete addominale, l’altra i visceri addominali.
Cause
L’ascite può avere varie cause:
- malattia a carico del peritoneo (tubercolosi, cancro primitivo o secondario);
- malattia epatica che comporta ipertensione portale (cirrosi);
- insufficienza cardiaca destra o sindrome nefrosica;
- stato di denutrizione (il calo del tasso sanguigno di protidi causa ritenzione idrica).
Sintomi e segni
Un’ascite lieve non provoca sintomi particolari ed è riscontrabile solo con ecografia o puntura esplorativa. Al contrario, un’ascite voluminosa determina una distensione addominale progressiva, che può causare disturbi respiratori. L’ecografia orienta la diagnosi, confermata dal prelievo. Il liquido prelevato può essere giallo chiaro (colore dell’urina): in tal caso è detto sierofibrinoso, formato cioè da siero e fibrina; il liquido può anche essere tinto di sangue, lattiginoso o biliare. L’analisi chimica distingue i liquidi ricchi o poveri di protidi (essudati e trasudati); gli essudati indicano un processo infiammatorio o infettivo. L’esame è completato dalla ricerca di germi patogeni e cellule tumorali.
Trattamento
Il trattamento dell’ascite coincide con quello della causa scatenante. In caso di versamento voluminoso è indispensabile praticare una puntura evacuativa, che comporta una perdita di acqua, elettroliti e proteine, da compensarsi con perfusioni endovenose.
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