Artrosi cervicale
Artrosi localizzata a livello delle vertebre cervicali. L’artrosi cervicale è presente nella maggior parte dei soggetti ultracinquantenni, ma le lesioni (riduzione del disco e osteofiti) rilevate dall’esame radiologico possono non essere accompagnate da alcun sintomo: in linea di massima, non esiste alcuna correlazione tra l’entità delle lesioni e il dolore avvertito. L’artrosi cervicale colpisce principalmente la parte inferiore del rachide cervicale, ma può manifestarsi anche in quello cervicale superiore.
Di norma l’artrosi cervicale causa soltanto un lieve fastidio o un leggero dolore, che impedisce alcuni movimenti del collo, in genere da un solo lato, ed è aggravato da oscillazioni passive del capo, per esempio durante un viaggio in automobile. Nella maggior parte degli individui, dopo alcune crisi dolorose che si protraggono per più settimane o alcuni mesi il disagio diminuisce, a prezzo però di una perdita di mobilità del collo. L’artrosi cervicale può contribuire a restringere il canale cervicale e determinare lesioni del midollo spinale, con disturbi della deambulazione.
All’artrosi cervicale è spesso associata una nevralgia cervicobrachiale, che può però avere origini diverse. Se resiste al trattamento medico, la nevralgia cervicobrachiale causa un dolore intenso che dal collo si dirama al braccio, per giungere alla mano, ha una durata compresa tra 3 e 6 settimane e quindi regredisce lentamente. Per precisare la natura della compressione della radice nervosa (osteofito, ernia del disco ecc.) e la sua posizione nel collo, sono necessarie esplorazioni per mezzo di TC e risonanza magnetica.
Trattamento
Il trattamento dell’artrosi cervicale si basa sulla prescrizione di analgesici e antinfiammatori e sul mantenimento a riposo del collo, utilizzando un collare durante le crisi dolorose.
Nei periodi che intercorrono tra una crisi e l’altra possono essere utili massaggi, rieducazione e cure termali. Il trattamento della nevralgia cervicobrachiale si basa per lo più sull’assunzione di antinfiammatori non steroidei, in alcuni casi di corticosteroidi. In caso di ernia del disco, può essere necessario ricorrere a un intervento chirurgico.
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