Antitiroideo
Farmaco impiegato nel trattamento dell’ipertiroidismo (secrezione ormonale eccessiva da parte della ghiandola tiroide) per inibire la sintesi degli ormoni tiroidei. Gli antitiroidei più impiegati, di grande efficacia, sono il carbimazolo e il propiltiouracile. Il principale effetto indesiderato, che si manifesta in casi del tutto eccezionali, è l’agranulocitosi (diminuzione del numero di globuli bianchi), responsabile di infezioni gravi. Sono tuttavia possibili effetti secondari più lievi quali eruzioni cutanee ed epatite da farmaci. Gli antitiroidei possono essere impiegati per un periodo compreso tra 12 e 18 mesi nel morbo di Basedow (ipertiroidismo di origine immunitaria), ma sono anche possibili prescrizioni per periodi più brevi, in attesa di un trattamento più radicale che ricorra alla chirurgia o alla terapia radiante (iodio 131).
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