Aggressività
Tendenza, consapevole o inconscia, a opporsi agli altri o ad attaccarli. L’aggressività è in stretto rapporto con la soddisfazione delle esigenze vitali, la padronanza del proprio ambiente e l’affermazione di sé. Le azioni aggressive ne sono la manifestazione più evidente, per il loro carattere spettacolare e potenzialmente pericoloso (crisi di rabbia). L’aggressività può assumere anche altre forme: comportamenti (mimica, sguardi), discorsi (ironia, maldicenze, minacce e insulti) o fantasticherie. All’origine di diversi disturbi mentali vi è un’aggressività latente, non accettata come tale, che genera angoscia e sensi di colpa. Sintomo di una psicopatia, l’aggressività caratterizza diverse malattie psichiatriche (nevrosi, psicosi), la tossicomania e l’epilessia. La terapia dell’aggressività si basa essenzialmente sul trattamento della causa, quando questa è nota (alcolismo, malattia psichiatrica e così via) e deve tentare di tenere sotto controllo le condizioni di vita e di igiene mentale del paziente (azioni pedagogiche volte a rafforzare, valorizzandoli, gli atteggiamenti di tolleranza e comprensione).
Il trattamento farmacologico sedativo, con tranquillanti e neurolettici, si rivela efficace in tutti i casi. Talvolta può venire prescritta una psicoterapia.
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