Addome senza preparazione
Esame radiologico (il più semplice) dell’addome, visto in posizione frontale. L’esame dell’addome senza preparazione (ASP) è stato utilizzato sin dall’inizio del XX secolo.
Indicazioni
Le radiografie dell’addome senza preparazione sono spesso utilizzate per diagnosticare urgenze addominali, in particolare dolori, prima di un eventuale intervento chirurgico. Esse consentono di ricercare segni di occlusione intestinale, perforazione intestinale, calcoli alle vie biliari o urinarie. Permettono in tal modo di ottenere una visione d’insieme dell’addome e del bacino, con imaging sui visceri (fegato, milza, reni, tubo digerente e vescica), dei muscoli e dello scheletro (ultime coste, vertebre lombari, bacino e sacro, anche).
Preparazione e svolgimento
Le radiografie dell’addome possono essere realizzate d’urgenza senza alcuna preparazione, anche se sarebbe preferibile che il paziente fosse a digiuno.
Le radiografie vengono effettuate da diverse angolazioni (proiezioni), con il paziente in posizione distesa, eretta o seduta. È consigliabile realizzare almeno due radiografie frontali (anteroposteriore), di cui una in posizione verticale e l’altra orizzontale.
A completamento, è possibile effettuare un’ulteriore radiografia frontale mentre il paziente è disteso su un fianco o sul ventre. In caso di diagnosi dubbia, l’esame può essere ripetuto dopo alcune ore. Prima di qualsiasi intervento chirurgico, vengono generalmente effettuate anche una radiografia del torace e un’ecografia addominale a completamento.
Risultati
Lo stomaco e l’intestino (organi cavi contenenti aria, che non assorbe i raggi X) appaiono radiotrasparenti o chiari, in nero sull’immagine; le ossa (che assorbono i raggi X) si presentano dense o opache, in bianco; fegato, milza e reni (organi pieni dal grado di assorbimento intermedio, paragonabile a quello dell’acqua) appaiono sui toni del grigio.
Le radiografie dell’addome senza preparazione consentono di riconoscere:
- calcoli delle vie biliari o urinarie, che appaiono densi o opachi;
- occlusioni intestinali, con immagini di livello idroaereo orizzontale alla radiografia fatta in posizione eretta o seduta, in cui la parte inferiore di natura liquida risulta densa e quella superiore chiara e gassosa;
- pneumoperitoneo, che indica la perforazione di un organo cavo, caratterizzata, in posizione eretta, dalla presenza di aria nella parte superiore dell’addome, sotto la cupola diaframmatica.
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