Setticemia (stato infettivo generalizzato) da stafilococco, batterio Gram-positivo. Le stafilococcemie causate dallo Staphylococcus aureus sono le setticemie di più frequente riscontro.
Cause
Il passaggio di germi nel sangue, responsabile della setticemia, avviene a partire da un focolaio infettivo generalmente cutaneo. In ambiente ospedaliero, le stafilococcemie fanno spesso seguito a un intervento chirurgico.
Sintomi e segni
L’infezione può essere fulminante (stafilococcemia facciale maligna), subacuta o più lenta, oppure evolvere nell’arco di più settimane. I segni sono quelli tipici della setticemia: febbre elevata, brividi, cefalea, talvolta shock settico grave.
Complicanze
Sono legate alla virulenza del germe e consistono in metastasi settiche poliviscerali (focolai infettivi secondari localizzati nei visceri). La stafilococcemia del lattante è particolarmente temibile in quanto dà luogo a infezioni secondarie nelle ossa, nella cute e nei polmoni (con formazione di bolle che si estendono rapidamente).
Diagnosi e trattamento
La diagnosi si basa sulla ricerca dello stafilococco mediante emocoltura. Il trattamento va avviato precocemente e comporta la somministrazione, per via endovenosa e in ambiente ospedaliero, di antibiotici scelti in base ai risultati dell’antibiogramma, dal momento che alcuni ceppi, soprattutto in ambito nosocomiale, sono resistenti a molti di questi farmaci. L’antibioticoterapia deve essere prolungata per diverse settimane.