Percezione di un oggetto non reale. Occorre distinguere l’allucinazione dall’illusione (percezione deformata di un oggetto reale), dall’interpretazione delirante (falsa interpretazione di una percezione esatta) e dall’allucinosi (il soggetto si rende improvvisamente conto che la sua percezione allucinatoria è senza oggetto). Le allucinazioni caratterizzano psicosi (psicosi allucinatoria cronica, schizofrenia, delirio ecc.), malattie neurologiche (encefalite, epilessia), uso di sostanze intossicanti (allucinogeni, psicostimolanti, cocaina, alcol e così via). Sono generalmente visive (macchie colorate) e uditive (rumori, voci), ma possono essere anche di tipo gustativo, olfattivo e tattile. Di natura psichica, le allucinazioni sono caratterizzate dall’intrusione nel pensiero del soggetto di informazioni deliranti o falsi ricordi che possono condizionarne le azioni. Un’allucinazione può restare isolata, lasciando soltanto un’impressione passeggera di stranezza, oppure combinarsi con altri sintomi, come accade nel delirio; in tal caso, il paziente reagisce lottando contro l’allucinazione, rifuggendone o restandone affascinato. In assoluta assenza di patologie, possono presentarsi allucinazioni al momento dell’addormentamento o del risveglio.
Trattamento
Contro le allucinazioni i neurolettici (antipsicotici) sono efficaci e il ricovero ospedaliero può rassicurare il malato. Per combattere il fenomeno occorre tuttavia trattare la causa profonda della sua insorgenza.