Schizofrenia
Gruppo di disordini caratterizzato da un deterioramento progressivo dell’intera personalità sotto forma di disordini percettivi, ideativi e di comportamento, con tendenza a estraniarsi dalla realtà e a rifugiarsi in un mondo di fantasia, preoccupazione per se stessi, deliri ed allucinazioni. Il criterio diagnostico per il gruppo di disordini varia considerevolmente. Il DSM-IV richiede la disorganizzazione di un precedente livello di funzionalità, tratti psicotici come deliri o allucinazioni durante la fase attiva, evidenza di cronicità comprendente segni continui di malattia per almeno sei mesi e disturbi in numerosi processi fisiologici, come linguaggio, ideazione, percezione, affettività, senso di autopercezione, capacità di relazione con il mondo esterno, capacità volitiva, o comportamento motorio. La condizione viene detta anche psicosi schizofrenica.
Schizofrenia latente Sottotipo di schizofrenia in cui i sintomi psicotici acuti e la frattura con la realtà non sono ancora sviluppati ma lo stile di vita globale del soggetto, l’ideazione, l’affettività includono relazioni oggettive inadeguate o insicure, suggestive di una schizofrenia non ancora manifesta; inoltre sono spesso presenti sintomi nevrotici multipli e un comportamento antisociale. La condizione viene detta anche schizofrenia prepsicotica, schizofrenia prodromica, schizofrenia pseudonevrotica, schizofrenia pseudopsicopatica.
Schizofrenia paranoide Sottotipo di schizofrenia caratterizzato da deliri persecutori o di grandezza o da allucinazioni e deliri di gelosia, con tendenza alla sistematizzazione dei deliri.
Schizofrenia semplice Forma caratterizzata da impoverimento psichico insidioso, senso di estraneità, perdita dell’affettività e banalità ideativa in assenza di sintomi psicotici tipici quali deliri e allucinazioni.
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