di Isabella Colombo
Se soffri di crisi d'ansia, potrebbe essere colpa di un eccesso di ferro. Lo ha scoperto di recente l'Istituto di Neuroscienze dell'Università di Torino: lo studio dimostra come il ferro e il suo trasportatore Tfr2 abbiano un ruolo nella regolazione del comportamento ansioso e dell’attività dei circuiti nervosi che lo determinano.
Se i problemi relativi alla carenza di ferro sono noti a tutti (si rischia l'anemia), quelli dovuti all'eccesso sono meno conosciuti.
A parte gli stati d'ansia rivelati dalla ricerca torinese, troppo ferro nel sangue può causare, per esempio, un disturbo chiamato emocromatosi. «È raro e in genere è dovuto a cause ereditarie in cui vi è un aumentato assorbimento», spiega la biologa nutrizionista Giovanna Pitotti.
«Più raramente dipende da un'alimentazione troppo ricca di ferro, per esempio perché si consuma troppa carne rossa. I sintomi possono comprendere affaticamento cronico, depressione, irritabilità e, nelle donne, alterazioni del ciclo mestruale». Un’alimentazione corretta, però, ci protegge sia dalle carenze, sia dagli eccessi.
ottobre 2016
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