Tessuto traslucido formato da fibre che filtrano l’umore acqueo quando si riversa al di fuori dell’occhio. Il trabecolato riveste (o trabecolato corneosclerale) l’angolo iridocorneale, formato dall’inserzione del bordo esterno dell’iride sullo strato profondo della cornea.
Esame
La gonioscopia permette di esaminare l’angolo iridocorneale per mezzo di una lente conica, al cui interno si trova uno specchio, applicata sull’occhio. L’esame permette di distinguere le diverse forme di glaucoma (ipertensione intraoculare) a seconda del grado di apertura dell’angolo iridocorneale e dell’aspetto del trabecolato: questo è simile a una banda, traslucida nel soggetto giovane, più pigmentata nel soggetto anziano.
Patologie
La sclerosi del trabecolato, l’otturazione delle sue maglie da parte di un pigmento dell’iride e un’aderenza tra iride e cornea sono all’origine di glaucomi. Anziché essere evacuato, l’umore acqueo si accumula nella camera anteriore dell’occhio, provocando un aumento della pressione intraoculare. La trabeculoplastica (o trabeculoretrazione) con laser ad argon crea sul trabecolato piccole cicatrici che, ritraendosi, permettono di allargare intorno a esse le maglie del reticolo fibroso e di favorire l’evacuazione dell’umore acqueo. La trabeculotomia è una piccola fistola realizzata chirurgicamente sul trabecolato per permettere all’umore acqueo di defluire al di fuori dell’occhio.