Raccolta di sangue in un organo o un tessuto, in seguito a un’emorragia. La sua causa è quasi sempre un trauma, ma può formarsi anche dopo un lieve shock oppure spontaneamente, in caso di sovradosaggio di farmaci anticoagulanti (in particolare di antivitamina K) o di malattia della coagulazione sanguigna (emofilia). Nella maggior parte dei casi, l’ematoma regredisce spontaneamente. A volte è tuttavia sostituito da un tessuto fibroso, fenomeno che può incidere negativamente sulla funzionalità di un organo, per esempio di un muscolo. Altre complicanze dell’ematoma sono la superinfezione e la compressione esercitata su un organo vicino. Il sangue viene evacuato, mediante puntura o incisione chirurgica, solo nei casi di ematomi voluminosi e compressivi.
Ematoma cistico Ematoma che, nel processo di organizzazione, ha sviluppato una parete e il cui contenuto è andato incontro a liquefazione.
Ematoma del setto nasale Ematoma localizzato posteriormente al mucopericondrio e al mucoperiostio del setto nasale. Si può avere sia nel postintervento, per esempio dopo resezione sottomucosa del setto o come esito di un trauma accidentale. L’ultimo caso è particolarmente suscettibile alle infezioni e provoca la formazione di un ascesso del setto nasale.
Ematoma dell’orecchio Condizione di solito risultante da un trauma all’orecchio esterno, per cui il sangue viene stravasato fra il pericondrio e la cartilagine, producendo una caratteristica tumefazione non visibile della pinna. I pugili e i giocatori di rugby sono particolarmente a rischio. Sono stati a volte riportati casi di ematomi spontanei. La mancata evacuazione immediata dell’ematoma può portare all’orecchio a cavolfiore.
Ematoma intracerebrale Accumulo di sangue all’interno della sostanza del cervello, causa comune di morte, che dipende dalle dimensioni e dalla localizzazione dell’accumulo.
Ematoma retroperitoneale Emorragia nell’area retroperitoneale o perirenale causata da traumi, compresa la biopsia renale. Può produrre dolore acuto, ematuria ed edema.