Trofico
Che riguarda la nutrizione dei tessuti. Un disturbo trofico compare sia spontaneamente, sia come complicanza di un’arterite, di varici, di una lesione dei centri nervosi (emiplegia) o in seguito a un trauma (distorsione, frattura). A volte dipende da un cattivo apporto circolatorio in un tessuto (ostruzione di un’arteria, disturbo della circolazione venosa, compressione), a volte da un’anomalia della composizione del sangue (per esempio avitaminosi) o da un difetto di controllo nervoso da parte di nervi simpatici, parasimpatici o motori. I disturbi trofici possono colpire la cute (in tal caso si manifestano con pigmentazione caratteristica, decolorazione, atrofia), ma anche i tessuti sottostanti (aponeurosi, muscoli, tendini, tessuto adiposo), sotto forma di ulcerazioni. Possono inoltre coinvolgere gli organi profondi, provocando edemi, piaghe, atrofia muscolare.
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