Teleradiografia
Esame radiografico ottenuto ponendo la sorgente delle radiazioni (tubo a raggi X) a una certa distanza dall’organo esaminato (per esempio il capo).
La teleradiografia viene usata frequentemente in neurochirurgia stereotassica (localizzazione geometrica intracerebrale a tre dimensioni), in ambito ospedaliero e in ortodonzia (correzione della disposizione dei denti), in ambulatorio medico. La tecnica, determinando un livellamento dei contrasti o producendo un’immagine esente da deformazioni, permette la misurazione diretta, a grandezza reale, delle strutture osservate. Di conseguenza, una teleradiografia del capo fornisce un’immagine del cranio e della morfologia dentofacciale in cui la distanza e l’angolazione (cefalometria) possono essere modificate in relazione alle immagini necessarie per mettere a punto e monitorare il trattamento ortodontico.
Esecuzione
Il paziente, seduto di profilo, è mantenuto nella posizione corretta da un semplice dispositivo (cefalostato) posto in prossimità della cassetta che contiene la pellicola radiografica. La sorgente di raggi X, a una distanza di 4 m, fornisce contemporaneamente una proiezione delle immagini scheletriche e cutanee della testa. Una tecnica di attenuazione della radiazione (filtrazione) permette di ottenere sulla stessa pellicola lo scheletro della testa, l’immagine delle arcate dentarie e il profilo richiesto per eseguire una valutazione estetica.
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