Tallio
Metallo (simbolo chimico Tl, numero atomico 87) il cui isotopo radioattivo (tallio 201) viene impiegato in medicina nucleare.
Il tallio 201 è utilizzato principalmente nell’analisi scintigrafica del miocardio (muscolo cardiaco). Iniettato per via endovenosa, si ripartisce, proporzionalmente alla portata ematica, nelle cellule muscolari cardiache attraverso le arterie coronarie. La stenosi (diminuzione del calibro) e la trombosi (ostruzione causata da un trombo) di un’arteria coronaria provocano un’ischemia (arresto transitorio o insufficienza dell’apporto di sangue e ossigeno in un tessuto), che comporta una fissazione del tallio più debole nella zona male irrorata rispetto ai tessuti sani, visibile alla scintigrafia. Poiché spesso l’ischemia non può essere evidenziata a riposo, l’iniezione di tallio viene eseguita nel corso di un test detto di provocazione, che può consistere in una prova da sforzo (su cyclette o tapis roulant) oppure, laddove questa non possa essere praticata o sia controindicata, nella somministrazione di un vasodilatatore. La scintigrafia del miocardio così ottenuta viene confrontata con quella realizzata, solitamente 4 ore più tardi, in condizioni di riposo. Questo esame semplice e non traumatico tende a sostituire la coronarografia nella diagnosi dell’angina pectoris. In particolare permette di differenziare le zone infartuate non recuperabili dalle zone ischemiche ancora vitali, che potrebbero beneficiare di un bypass o di una dilatazione dell’arteria coronaria che le vascolarizza. D’altra parte, grazie all’affinità del tallio per alcune tipologie di cellule, la scintigrafia con il tallio serve anche a individuare i tumori cerebrali, polmonari o tiroidei, e a localizzare gli adenomi paratiroidei.
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