Sinfisi pleurica
Metodo terapeutico consistente nel congiungere i due foglietti della pleura. La sinfisi pleurica è indicata nel trattamento dello pneumotorace, in caso di recidiva o in circostanze ben precise (pneumotorace in entrambi i polmoni, bolle d’aria voluminose, esigenze socioprofessionali nei sommozzatori, nei suonatori di strumenti a fiato ecc.), ma è valida anche come trattamento della pleurite cronica o recidivante.
Svolgimento
La procedura richiede una degenza in ospedale di 4-8 giorni. Può essere praticata sia con un atto chirurgico classico (ampia incisione della parete toracica), sia in pleuroscopia (introduzione attraverso un’incisione di un tubo, munito di un sistema ottico e piccoli strumenti). Nel primo caso, richiede l’anestesia generale, nel secondo è sufficiente l’anestesia locale.
Scopo della sinfisi pleurica è provocare un’irritazione della pleura, i cui foglietti, cicatrizzando, resteranno definitivamente incollati. Questo risultato è ottenibile in tre modi: abradendo con una spugna speciale i tessuti intorno alla pleura (decorticazione), praticando l’ablazione di una parte della pleura (pleurectomia) oppure introducendo del talco tra i due foglietti (pleurodesi). L’intervento è sempre seguito dal drenaggio della cavità pleurica per evacuare il liquido sieroso. Il drenaggio, che deve durare come minimo 48 ore, risulta talvolta doloroso e può richiedere la prescrizione di un anestetico.
Risultati
Questa tecnica permette, nell’80-90% dei casi, di evitare una recidiva dello pneumotorace o della pleurite.
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