Sigmoidectomia
Ablazione chirurgica del sigma, ultimo tratto del colon. È indicata in caso di sigmoidite (infiammazione del sigma) recidivante, volvolo (un tipo di occlusione intestinale), tumore benigno o maligno di questa parte del colon.
Svolgimento
L’operazione si effettua in anestesia generale, procedendo all’incisione della parete addominale o, in certi casi, in endoscopia (introducendo, attraverso la parete addominale, un tubo munito di un sistema ottico e di strumenti chirurgici). Se dopo l’ablazione la parte restante del colon è sana e ben vascolarizzata, il chirurgo può ristabilire la continuità digestiva suturando l’uno all’altro i segmenti a monte e a valle; negli altri casi, pratica una colostomia provvisoria (abboccamento del colon residuo alla cute), creando un ano artificiale; la continuità digestiva verrà ristabilita dopo 3-6 mesi.
Complicanze
La principale complicanza della sigmoidectomia è la formazione di una fistola digestiva (disunione della sutura per cattiva cicatrizzazione), che si manifesta nel 2-3% dei casi e può causare un ascesso profondo o una peritonite. Questo intervento non comporta comunque alcuna conseguenza sulla funzionalità del colon: il malato non deve seguire trattamenti né regimi alimentari particolari durante il decorso post-operatorio.
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