Shigellosi
Malattia infettiva causata da un batterio Gram-negativo del genere Shigella, caratterizzata da un’intensa infiammazione della mucosa del colon; le specie responsabili sono Shigella dysenteriae, Shigella flexneri, Shigella boydii e Shigella sonnei, che provocano epidemie nei Paesi in cui le condizioni igieniche sono precarie. La trasmissione avviene attraverso l’acqua, il contatto con le mani contaminate dalle deiezioni dei malati o le mosche.
L’incubazione (periodo che precede la comparsa dei segni clinici) dura 2-5 giorni, dopodiché si manifesta una sindrome dissenterica con diarrea liquida mista a muco e sangue. Quando la diarrea è intensa e persistente, può causare disidratazione acuta. Nei casi più gravi può insorgere una batteriemia (presenza di batteri nel sangue circolante), accompagnata da segni sistemici.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi si basa sulla ricerca, mediante coprocultura, dei germi nelle feci del malato o dei portatori sani.
Nei casi più gravi si prescrive, insieme agli antibiotici, la reidratazione orale o endovenosa.
Cerca in Medicina A-Z