Rebirthing -Quando e come praticare il rebirthing
La frequenza abituale delle sedute di respirazione è di una alla settimana, solo occasionalmente può essere utile aumentare la cadenza delle sedute. Talora vengono organizzati degli incontri “intensivi” di respirazione, che prevedono anche tre sedute di respirazione durante il fine settimana.
Le sedute di respirazione possono essere individuali o di gruppo. Chi si accosta per la prima volta a questa tecnica o chi presenta situazioni personali particolarmente compromesse è opportuno sia seguito almeno per un certo tempo in sedute individuali, che consentono maggiore vicinanza tra il soggetto e l’esperto (il rebirther) che lo guida.
Dopo un certo numero (che può essere molto variabile) di sedute guidate, il soggetto che abbia raggiunto sufficiente familiarità con la tecnica può praticare sedute di respirazione in modo autonomo.
Talora, durante le sedute, possono manifestarsi dei vissuti che sembrano rievocare nella mente del soggetto il momento della sua nascita. Questo fenomeno è spesso associato a significativi miglioramenti della situazione emotiva e può essere l’inizio di una concreta trasformazione della qualità di vita; il fenomeno spiega anche l’origine del termine rebirthing, che in inglese significa appunto “rinascita”. Si deve però precisare che rivivere il momento della nascita non è assolutamente lo scopo delle sedute e che il fenomeno non è indispensabile né necessario, né deve essere in alcun modo “indotto” durate le sedute. La maggior parte dei soggetti anzi manifesta significativi miglioramenti senza aver provato nulla che possa ragionevolmente essere associato al momento della nascita.
I benefici significativi vengono generalmente riscontrati dopo almeno una decina di sedute, anche se in casi eccezionali si sono manifestati già dopo sole 2-3 sedute. Altri soggetti necessitano invece di una pratica più lunga prima di riuscire a sbloccare la respirazione.
È opportuno che il soggetto mantenga il “contatto” con la respirazione circolare anche dopo aver conseguito i miglioramenti attesi, continuando la pratica in modo autonomo o partecipando periodicamente a sedute guidate, individuali o di gruppo.
La tecnica può essere applicata anche con soggetti anziani o bambini. Nella maggior parte dei casi durante le sedute con persone anziane non si verificano manifestazioni vistose. Molte persone anziane si sentono stanche e depresse perché con il passare degli anni hanno accumulato tensioni e rigidità; tali condizioni possono essere attenuate da una riattivazione della respirazione.
Nel caso dei bambini, una volta che si sia riusciti a ottenere la loro collaborazione, si manifestano spesso immediate risposte positive alla respirazione. La semplicità e la spontaneità con cui essi si pongono di fronte alla realtà favorisce il contatto con il respiro e lo sblocco delle tensioni in modo facile e dolce.
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