Rebirthing -Per praticare il rebirthing con consapevolezza
È frequente che durante le sedute di respirazione, soprattutto all’inizio, insorgano tensioni fisiche, sensazioni di formicolio diffuso, rigidità muscolari, talvolta anche dolorose: in questo caso è necessario abbandonarsi a esse senza cercare di resistere. Tali manifestazioni sono infatti sempre transitorie e si risolvono spontaneamente con il mantenimento della respirazione circolare.
Possono altresì manifestarsi sbocchi emotivi, come la necessità di piangere o di ridere, talvolta anche di urlare. Si consiglia di adottare un atteggiamento di disponibilità, lasciando emergere liberamente le emozioni e le sensazioni, continuando nel contempo la respirazione: in questo modo è possibile attraversare fluidamente le diverse fasi, lasciandosi scivolare eventualmente nel riso o nel pianto, sino a raggiungere quel senso di appagamento e di distensione totali che caratterizzano il termine della seduta. Al termine della respirazione è necessario che il soggetto sia invitato a rimanere per un certo tempo in stato di rilassamento, assaporando le sensazioni di pace e distensione che insorgono spontaneamente, eventualmente aumentandone la consapevolezza con specifiche tecniche di introspezione. È di fondamentale importanza che il tempo a disposizione sia sufficiente e che non si debba interrompere la seduta prima che il suo ciclo naturale sia compiuto. I rari casi in cui il soggetto al termine della seduta manifesta uno stato di malessere sono quasi sempre dovuti a una interruzione prematura della respirazione circolare o a un troppo breve periodo di rilassamento.
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