Meteoropatia -Descrizione clinica
Le persone meteoropatiche presentano modeste fluttuazioni dell’umore, che possono variare dalla tristezza all’irritabilità, fino a una leggera euforia; talora avvertono anche ansia, tensione nervosa, difficoltà a concentrarsi, stanchezza, reattività agli stimoli esterni o insonnia. Queste manifestazioni sono in genere di modesta intensità e dunque abbastanza sopportabili. Spesso il soggetto meteoropatico, ancor prima che si verifichi un mutamento atmosferico, avverte alcuni sintomi che preannunciano il disturbo (i cosiddetti sintomi anticipatori o premonitori). Quando effettivamente il mutamento climatico si verifica, per esempio con un temporale, anche il disturbo si manifesta, nel suo complesso, in modo repentino: al nuovo variare delle condizioni climatiche, lo stesso disturbo si risolve quindi in modo altrettanto rapido.
La meteoropatia, specie nella sua fase centrale, è probabilmente correlata a una diminuzione di adrenalina e noradrenalina, ormoni prodotti dalla parte esterna del surrene (la corticale), il che potrebbe indicare una diminuita capacità di risposta a stimoli stressanti, anche di tipo climatico.
Quando una stagione trapassa in modo rapido in un’altra, per esempio nelle tipiche giornate autunnali con nuvole grigie e pioggia che cade ininterrottamente, oppure nelle giornate nebbiose, i metereopatici possono provare sentimenti di tristezza e noia, a volte si sentono stanchi e “rallentati” e spesso hanno il desiderio di rifugiarsi a casa sotto le coperte.
Capita anche che in certe fredde giornate invernali, soleggiate e limpide ma con vento gelido e pungente, i meteoropatici riferiscano di provare una sensazione di “sconvolgimento” anche fisico, sentendo quel vento elettrizzare i loro capelli, la loro pelle e i loro indumenti. Questa condizione, detta talvolta sindrome del vento dell’Est o del fronte ciclonico, non è riducibile a una mera sensazione sganciata da motivi fisici: il vento produce infatti ioni dotati di carica positiva, per cui l’atmosfera si carica effettivamente di elettricità, che si trasmette al corpo umano. Dal punto di vista psichico, invece, i sentimenti prevalenti in questa situazione sono di irritabilità e tensione nervosa, uniti a una sgradevole sensazione di fastidio interno; all’opposto, nelle stesse condizioni climatiche, alcuni meteoropatici possono sentirsi più attivi del solito, piuttosto euforici e come spinti da un’insolita carica vitale. Si tratta dunque di una complessa coloritura di sentimenti, emozioni e affetti che si esprimono in presenza di un mutamento climatico.
La meteoropatia non correlata a fattori organici (quella descritta sinora) presuppone chiaramente che il soggetto che ne soffre sia “sano” dal punto di vista organico. Invece, nella meteoropatia correlata a patologie organiche di tipo degenerativo, come l’artrosi, oppure a patologie di tipo respiratorio, come l’asma bronchiale, o infine di tipo cardiocircolatorio, i mutamenti climatici repentini favoriscono un netto aggravamento della patologia organica di base.
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