Malattie Sessualmente Trasmesse -Le MST nel mondo
Negli ultimi decenni le MST hanno avuto una notevole diffusione in tutto il mondo, tanto da diventare una priorità sanitaria dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) oltre che un ambito di azione politica del governo di molti Paesi (industrializzati e in via di sviluppo) e di diverse istituzioni. I giovani sono maggiormente soggetti alle MST in ragione di alcune dinamiche sociali e comportamentali: popolazione sessualmente attiva, rapporti sociali più facili, mobilità ecc. L’OMS ha stimato che dal 1996 si infettino ogni giorno circa un milione di persone, e che il 60% di queste infezioni interessino giovani d’età inferiore ai 25 anni: di questi ultimi il 30% ha meno di 20 anni e, nell’età tra i 14 e i 19 anni, la frequenza dell’infezione da MST è doppia nelle ragazze rispetto ai ragazzi. Studi di prevalenza riferiti a popolazioni giovanili di entrambi i sessi hanno indicato le seguenti percentuali di frequenza per alcune MST: infezioni da Chlamydia trachomatis dal 10 al 25%; gonorrea dal 3 al 18%; infezioni da Trichomonas vaginalis dall’8 al 16%; herpes simplex dal 2 al 12%; sifilide dallo 0 al 3%. Tra i giovani con uretriti asintomatiche è più frequente la presenza di Chlamydia trachomatis (9-11%) e di Neisseria gonorrhoeae (2-3%). Per quanto riguarda MST di origine batterica quali sifilide e gonorrea, negli ultimi decenni del secolo scorso era stata registrata una certa diminuzione delle infezioni, ma dal 2000 il numero dei casi ha ripreso ad aumentare. Nel passato queste malattie erano più frequenti negli uomini che nelle donne, poi la situazione è cambiata anche a causa della condivisione con il maschio di comportamenti sessuali a rischio, tali da comportare conseguenze anche gravi quali malattia infiammatoria pelvica, infertilità, gravidanze ectopiche ecc.; non va dimenticato che contrarre una MST durante la gravidanza può comportare danni anche per il nascituro.
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