Linfoma cutaneo
Tumore maligno che si sviluppa a partire dal tessuto linfoide e si manifesta sulla cute.
I linfomi formano placche rosse, spesse, lisce, oppure noduli di diversa grandezza, più o meno rilevati, rossi, violacei o bruni; queste lesioni predominano sul volto, sul cuoio capelluto e sul torace. Si classificano in due gruppi in base alla loro tendenza più o meno spiccata a invadere l’epidermide. I linfomi epidermotropi sono rappresentati dalla sindrome di Sézary e dalla micosi fungoide. I linfomi non epidermotropi sono più spesso tumorali e dovuti, a seconda dei casi, a una proliferazione dei linfociti T o B. La diagnosi si basa sull’esame istologico dei tessuti con immunomarcatori; è indispensabile un bilancio dell’estensione della malattia, soprattutto mediante ecografia addominale e prelievi, per verificare che le cellule cancerose non abbiano invaso il sangue o gli organi. Il trattamento dei linfomi si basa su radioterapia, chemioterapia o semplice ablazione chirurgica per le forme molto localizzate. Possono persistere cicatrici. La prognosi e l’evoluzione dipendono dal grado di malignità del linfoma.
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