Ipernatriemia
Aumento della natriemia (concentrazione di sodio nel plasma sanguigno), che presenta valori superiori a 145 mmol/l.
L’ipernatriemia costituisce un segno di disidratazione, a sua volta dovuta a un apporto idrico insufficiente oppure a una perdita a livello renale (per esempio diabete insipido) o cutaneo (traspirazione abbondante, ustioni estese). Di norma compensata dall’assunzione di liquidi, si osserva solo nei soggetti che non possono soddisfare autonomamente lo stimolo della sete (bambini molto piccoli, soggetti con trauma cranico o deficit mentale) e comporta disturbi neurologici quali confusione od obnubilamento mentale, irritabilità neuromuscolare (scosse neuromuscolari o convulsioni), coma.
L’ipernatriemia si corregge con l’apporto di acqua, che deve essere progressivo, perché in caso contrario si rischia di provocare lesioni neurologiche da edema cerebrale (rigonfiamento delle cellule cerebrali).
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