Embriopatia
Lesione dell’embrione durante le prime 8 settimane di gravidanza.
A differenza delle fetopatie, che colpiscono, a partire dalla nona settimana, un feto già ben formato, le embriopatie insorgono durante il periodo di sviluppo dell’embrione (embriogenesi) e, quando non provocano un aborto spontaneo, sono causa di gravi malformazioni.
Tipi di embriopatia
Le embriopatie si distinguono in base ai loro fattori di rischio. Le embriopatie provocate da agenti fisici possono essere dovute all’esposizione della madre a radiazioni ionizzanti, sia durante un esame radiologico, sia in corso di radioterapia. La maggior parte degli esami oggi praticati (TC, radiografia standard non riguardante l’addome né il bacino) è totalmente innocua per l’embrione. Le embriopatie riconducibili ad agenti infettivi sono un caso eccezionale, perché una lesione embrionaria da agente infettivo in genere porta all’aborto spontaneo.
Il virus della rosolia rappresenta un’eccezione alla regola: se contratta durante la gravidanza, questa malattia può causare nel feto anomalie oculari o lesioni cardiache gravi. Tra le misure preventive vi è la vaccinazione sistematica delle donne in giovane età che non hanno ancora contratto la rosolia. In caso di contatto involontario con un malato di una donna incinta non immunizzata, è consigliabile praticare una sieroprevenzione con gammaglobuline (anticorpi anti-rosolia provenienti dal sangue di malati guariti), cui devono far seguito ripetuti prelievi di sangue, che mettono in luce la comparsa di una sieropositività.
Quando a colpire l’embrione è la toxoplasmosi, malattia parassitaria degli animali che si trasmette all’uomo, si ha in genere un aborto spontaneo. Se la malattia viene contratta in una fase avanzata della gravidanza, può provocare malformazioni fetali e talvolta cecità. Le embriopatie da agenti chimici sono dovute all’effetto di farmaci detti teratogeni (responsabili di malformazioni congenite). La talidomide, un tranquillante usato negli anni Sessanta del secolo scorso, ha provocato malformazioni di estrema gravità nei figli di donne che l’avevano assunta all’inizio della gravidanza. Una donna in gravidanza non deve assumere farmaci di alcun tipo senza il consiglio del medico. Altre embriopatie sono tutte piuttosto rare: ve ne possono essere di traumatiche (provocate da manovre abortive clandestine), ormonali (dovute a squilibri endocrini gravi nella madre quali disturbi pancreatici, tiroidei, surrenalici) o riconducibili a carenza di vitamine o di ossigeno, quando la madre non si nutre a sufficienza.
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